POLITICA ECONOMICA, IL MODELLO IS – LM - ESERCIZI

IL MODELLO IS – LM

In Macroeconomia una grande rilevanza viene attribuita al modello IS-LM utilizzato per l’appropriate forme di politiche economiche sia da parte dell’azione governativa, sia dalle banche centrali dei vari Paesi. In modo da influire sulla domanda globale e regolare il ciclo economico, accostando il reddito effettivo al reddito potenziale. È opportuno porre dei quesiti e poi dare delle risposte in merito all’analisi dei vari parametri che provocano delle variazioni in aumento e in diminuzione del reddito nazionale




Esercitando la politica economica (fiscale e monetaria espansiva, 1° caso dei quattro casi, varia l’equilibrio) si ottiene uno spostamento della curva IS verso l’alto e a destra; la curva LM si sposta verso il basso.



                                                               
Per comprendere in modo proficuo questo grafico è opportuno analizzare cosa succede quando si verifica una variazione in ogni singolo parametro e  verificare le trasposizioni delle due curve.

Poniamo dei quesiti...

1) Che cosa succede se aumenta o diminuisce la propensione al consumo? Quale curva si sposta e verso dove?

2) Che cosa determina una variazione in diminuzione o in aumento dell’aliquota delle imposte? 

3) L’incremento o la diminuzione della propensione all’importazione cosa genera? 

4) Cosa si verifica al variare degli elementi autonomi della domanda, (consumo autonomo o di sussistenza, spesa pubblica esportazioni  e investimenti)?

5) Se aumenta o di minuisce la propensione alla liquidità cosa accade?  Quale curva subisce delle trasposizioni e verso dove?

6) Che cosa può accadere se aumenta o diminuisce la quantità di moneta? 

Riepilogando si cerca di dare delle risposte ai quesiti.

Bisogna distinguere quali di questi parametri produce degli effetti nel mercato dei beni e nel mercato della moneta e quando sono espansivi, che segno riportano nei confronti del reddito e le trasposizioni delle due curve (IS-LM).

Sono effetti espansivi, e provocano un aumento del reddito e quindi una trasposizione della curva IS verso l’alto e a destra (mercato reale dei beni), ogni volta che si ha:
un aumento della propensione al consumo, un calo dell’aliquota delle imposte, una diminuzione della propensione  alle importazioni un aumento degli investimenti, del consumo autonomo, un aumento della spesa pubblica e l’aumento della propensione alle esportazioni.

Sono effetti espansivi, e provocano un aumento del reddito e quindi una trasposizione della curva LM verso il basso e a destra (mercato della moneta), ogni volta che si ha:
una diminuzione della propensione alla liquidità, un aumento di moneta nel sistema economico (come noto, ormai, tutte le banche centrali partono con la riduzione del tasso d’interesse e poi realizzano l’equilibrio, aumentano l’offerta di moneta fino al raggiungimento del nuovo equilibrio e al nuovo livello del tasso d’interesse).

Come si può notare nel mercato dei beni le variazioni che subiscono il reddito e il tasso d’interesse si muovono sulla medesima direzione (se cresce il reddito, cresce il taso d’interesse), invece nel mercato della moneta avviene il contrario, se diminuisce il tasso d’interesse, aumenta il reddito, quindi le variazioni apportate nel mercato della moneta sono opposte (interesse-reddito).

Il problema di questo modello, semplice ma efficace e tuttora utilizzato , è che l’economia non interagisce istantaneamente come appare dal modello. Tuttavia, è richiesto un periodo per l’aggiustamento nel mercato dei beni (nella produzione). Infatti, partendo dai consumatori, questi richiedono  tempo per adeguare i loro consumi al variare dell’incremento del reddito disponibile; ha seguito l’incremento delle vendite e la diminuzione del tasso d’interesse, le imprese non subito aumentano la produzione (presenza di scorte di magazzino) e i loro investimenti. È complesso spiegare e dimostrare quanto tempo risulta richiesto per l’aggiustamento.

Tuttavia, si può ricorrere ai dati del passato che si riferiscono all’area dell’Eurozona e agli USA. Attraverso l’econometria sviluppare e dimostrare i dati in rappresentazioni grafiche e pressappoco individuare e stimare i trimestri necessari per l’aggiustamento e verificare l’entità degli effetti apportati dalla politica fiscale o dalla politica monetaria o del mix politica economica (azione governativa e banca centrale).

In conclusione i policy maker, oltre ad assicurare crescita e occupazione, hanno tre grossi compiti da assolvere:
far crescere la produttività, contenere le disuguaglianze e ridurre il debito pubblico su  soglie di accettabilità (problemi simili sia negli USA sia nell’area Euro).

Per affrontare queste problematiche devono esercitare, oculatamente e nel rispetto della teorie economica e non per accontentare l’elettorato, un mix di politica economica.

Cosa s’intende per mix di politica economica? 
Uso congiunto di politica fiscale e monetaria.

Ci sono quattro possibilità di combinazione che l’azione governativa e la Banca centrale hanno a disposizione, in riferimento al ciclo economico del Paese:

1. politica monetaria e politica fiscale entrambe espansive (consigliabile in una fase recessiva del ciclo economico) la curva LM si sposta verso il basso, mentre la curva IS si sposta verso l’alto a destra;

2. politica monetaria e politica fiscale entrambe restrittive (da esercitare durante la fase espansiva del ciclo economico, di cui sono presenti rischi del fenomeno inflattivo) la curva LM si sposta in alto, invece la curva IS si sposta verso il basso a sinistra;

3. la politica monetaria risulta espansiva, mentre quella fiscale è restrittiva (è conveniente in una fase espansiva del ciclo economico e lo scopo è il consolidamento fiscale, per ridurre il disavanza si bilancio, taglio della spesa pubblica e/o aumento del prelievo fiscale, tuttavia grazie alla politica monetaria espansiva il reddito non scende, gli investimenti potrebbero aumentare e i consumi e il risparmio non subirebbero un calo) la curva LM si sposta in basso, mentre la curva IS si sposta in basso a sinistra;

4. la politica monetaria è restrittiva, mentre quella fiscale è espansiva (è consigliabile in una fase espansiva del ciclo economico e in presenza del fenomeno inflattivo, ne risentiranno gli investimenti, perché aumenta probabilmente il tasso d’interesse e presumibilmente non ci sarà un calo del reddito e nemmeno dei consumi e del risparmio) la curva LM si sposta verso l’alto, invece la curva IS si sposta in alto a destra.

Per comprendere esattamente il funzionamento del modello IS-LM è opportuno svolgere degli esercizi pratici.

Attenzione!
La curva LM sarà rappresentata da una retta orizzontale tracciata in corrispondenza del tasso d’interesse obiettivo che si prefigge la Banca centrale e che fa di tutto per mantenerlo.
Ormai il ragionamento odierno di tutte le Banche centrali consiste nel fissare un tasso d’interesse obiettivo e poi raggiungerlo e non al contrario.



ESERCIZI SUI MERCATI DEI BENI E I MECATI FINNIARI (IL MODELLO IS-LM)

(1° TRACCCIA)

Posto che il mercato dei beni sia costituito dai seguenti dati: 
Y= C + I +G   di cui C =1.800 + 0,7 Yd,  Yd = Y – T,  I = 1.000 – 180i + 0,1Y, T = 400, G = 600. 

a. Procedete al calcolo del livello della produzione che  assicura l’equilibrio sul mercato dei beni con i seguenti tassi d’interesse:   3%,  5% e 6%, dopo spiegate che cos’è  la curva che contiene queste tre combinazioni di Y e i e che inclinazione ha;

b. spiegate come variano gli elementi della domanda (Consumo, Risparmio e Investimento) in seguito a questi incrementi del tasso d’interesse;

c. calcolate il livello di produzione che assicura l’equilibrio sul mercato dei beni quando il tasso d’interesse permane al  7%. Inoltre, calcolate il nuovo livello della produzione quando G aumenta di 100 (da 600 a 700). Qual è il valore del moltiplicatore?

SOLUZIONE
a.
Y =  1.800 + 0,7(Y – 400) + 1.000 – 180i + 01Y + 600;

Y =  1.800 + 0,7Y – 280 + 1.000 – 180i + 01Y + 600;

Y =  3.120 + 0,7Y – 180i + 01Y;

Y =  3.120 + 0,8Y – 180i; si sposta dall’altro membro, cambiandolo di segno, +0.8Y

Y - 0,8Y  =  3.120– 180i; si raccoglie a fattori comuni, mettendo in evidenza la Y

Y(1  - 0,8)  =  3.120 – 180i;

Y(0,2)  =  3.120 – 180i; si dividono entrambi i membri per 0,2

Y = 15.600 –  900i; si sostituiscono a i : 3 %,  5%, 6%

Y = 15.600 – 900x3;

Y = 15.600 – 2.700;

Y = 12.900 (3%);

Y = 15.600 – 900x5;

Y = 15.600 – 4.500;

Y = 11.100 (5%);

Y = 15.600 – 900x6;

Y = 15.600 – 5.400

Y = 10.200 (6%).

La curva che si ottiene, man mano che aumenta il tasso d’interesse, è la curva IS e ha inclinazione negativa (aumenta il tasso d’interesse e diminuisce il reddito nazionale Y o la produzione);

b. ogni volta che aumenta il tasso d’interesse, le imprese riducono il volume degli investimenti, di conseguenza diminuisce la domanda e la produzione. Gli operatori (le famiglie riducono i loro consumi e anche i risparmi);

c. come dal punto a, la produzione o reddito (Y) ammonta a Y = 15.600 – 900 (7); 15.600 – 6.300 = 9.300 (reddito di equilibrio prima dell’aumento della spesa pubblica). Ora, posto che G aumenta di 100, si verifica che il reddito aumenta di 500. Si può così dimostrare:  

Y = 3.220 + 0,8 Y – 180i;

Y = 3.220 + 0,8Y – 180i; si sposta dall’altro membro, cambiandolo di segno, +0.8Y

Y – 0,8y = 3.220 -180i; si raccoglie a fattori comuni, mettendo in evidenza la Y

Y (1-08) = 3.220 -180i;

Y 0,2 = 3.220 -180i; dividendo entrambi i membri per 0,2

Y  = 16.100 - 900i; si sostituisce la i con il tasso d’interesse del 7%

Y = 16.100 - 900(7); Y = 16.100 – 6.300; Y = 9.800 è il nuovo reddito di equilibrio, dopo l’aumento della spesa pubblica di 100.

9.8009.300 = 500 (come risulta dimostrato dall’esercizio, con 100 di spesa pubblica, attraverso il moltiplicatore, si riesce a far aumentare il reddito di 500). Il moltiplicatore si ottiene dal rapporto 500 (incremento del reddito Y) diviso 100 (aumento della spesa pubblica) = 5.


SI prenda in esame un Sistema economico illustrato dal modello IS-LM.

(2° TRACCCIA)

S’immagini che l’azione governativa si orienta verso una politica di bilancio di tipo espansiva attraverso un aumento della spesa pubblica.

a. Verso quale direzione si spostano le due curve IS-LM? Si dia luogo a una rappresentazione grafica prima e dopo la manovra di bilancio;

b. che cambiamenti assumono sia Y e i? Spiegate il loro significato economico;

c. come variano il consumo, il risparmio  e gli investimenti?


SOLUZIONE



a. la politica di bilancio espansiva, esercitata dall’azione governativa, provoca una trasposizione della curva IS a destra e verso l’alto, assicurando un livello di equilibrio del reddito maggiore, rispetto a prima della manovra. Inoltre, il grafico dimostra che i movimenti avvengono lungo la curva LM e quest’ultima non si muove;

b.     Come risulta evidente dal grafico, dopo la manovra di bilancio espansiva (aumento della spesa pubblica), il reddito aumenta, da Y1 a Y2. Invece, il tasso d’interesse non varia, perché? Se aumenta la G fa crescere la domanda e le imprese incrementano la produzione, ma, gli operatori economici aumentano la domanda di moneta (grazie all’incremento del reddito), di conseguenza il tasso d’interesse dovrebbe aumentare. Ciò non accade se la Banca centrale fissa come obiettivo il tasso d’interesse i1. Per mantenere quest’ultimo invariato, essa deve aumentare l’offerta di moneta per mantenerlo fisso. Quindi, ci sarà uno spostamento lungo la curva della LM e una trasposizione verso l’alto e a destra della curva IS. Il nuovo equilibrio A2 riporterà in equilibrio sia il mercato dei beni sia il mercato finanziario;

c. l’incremento del reddito porta con sé l’aumento di consumo e del risparmio; gli investimenti delle imprese si accrescono, nonostante il tasso d’interesse non sia mutato, perché è aumentato il reddito e di conseguenza le vendite che inducono le imprese a fare nuovi investimenti.



SI prenda in esame un Sistema economico illustrato dal modello IS-LM.

(3° TRACCCIA)


Supponiamo che nel Sistema economico assistiamo a una accelerazione dell’economia e con essa si è messo in moto l’inflazione. La Banca centrale decide una politica monetaria restrittiva e procede all’aumento del tasso d’interesse passando da i a i1

a. Verso quale direzione si sposta la curva LM? Si dia luogo a una rappresentazione grafica prima e dopo la manovra monetaria;

b. che cambiamenti assumono sia Y e i ?

c. come variano il consumo, il risparmio e gli investimenti?



SOLUZIONE




a. Il grafico dimostra che i movimenti avvengono lungo la curva IS e quest’ultima non si muove, mentre la curva LM si sposta verso l’alto da i a i1 a seguito la politica monetaria restrittiva (la Banca centrale procede a stampare meno moneta o attraverso operazioni di mercato aperto, vende titoli in portafoglio fino al raggiungimento del tasso obiettivo i1);

b. il grafico segnala la diminuzione del reddito, da Y a Y1, mentre il tasso d’interesse è aumentato. Tutto ciò porta verso un calo degli investimenti, dovuto al prezzo del denaro più caro, che porta a un calo della domanda e di conseguenza a un calo della produzione da parte delle imprese;

c. a sua volta, il calo del reddito provoca una diminuzione sia dei consumi, sia dei risparmi;
in conclusione il volume degli investimenti delle imprese diminuisce per il calo del reddito e l’aumento del tasso d’interesse ed entrambi agiscono sulla medesima direzione.




SI prenda in esame un Sistema economico illustrato dal modello IS-LM.


(4° TRACCIA)

 Il Ministro dell’economia e delle finanze dopo un’attenta valutazione del ciclo economico e dei singoli componenti autonomi della domanda, di questi ultimi, fa uno studio approfondito tramite il supporto fornito dalla Ragioneria generale dello Stato ed estrae dati dall’Eurostat. Dopo una completa valutazione se ne accorge, da rappresentazioni grafiche e opportuni paragoni dei valori con gli anni precedenti e con economie simili di altri Paesi, che il volume degli investimenti è basso. Nel formulare una bozza del Disegno di legge di stabilità e della legge di bilancio dello Stato, da presentare al Consiglio dei Ministri ed entro il 15 ottobre al parlamento, decide di far in modo di incrementare gli Investimenti. Il Governatore della Banca centrale è a conoscenza del quadro macroeconomico del paese e anch’egli è consapevole che il volume degli investimenti e sotto la soglia di accettabilità, non è in moto il fenomeno inflattivo, e vuole far in modo di sollevare gli investimenti privati. Che cosa devono fare i policy maker per accrescere il volume degli investimenti lasciando invariato il livello del reddito e della produzione?

a. Indicate quale mix di politica economica, fiscale e monetaria, può essere esercitata?

b. che spostamenti subiranno le due curve IS-LM? Illustrate i cambiamenti dal lato economico e rappresentate graficamente le variazioni;

c. in conclusione argomentate i cambiamenti che hanno subito i componenti della domanda e che nuovi livelli hanno raggiunto.

SOLUZIONE

a. La Banca centrale dovrebbe abbassare il tasso d’interesse obiettivo e per questo dovrebbe esercitare una politica monetaria espansiva (stampare più moneta o acquistare più titoli, fino al raggiungimento del tasso d’interesse obiettivo). Invece, l’azione governativa, congiuntamente, dovrebbe esercitare una politica fiscale restrittiva (taglio della spesa pubblica o incremento della pressione fiscale).

b. La curva LM subisce una trasposizione verso il basso, perché è diminuito il tasso d’interesse (da i a i1); la curva IS si sposta in basso a sinistra da IS a IS’ (a seguito la diminuzione della spesa pubblica o l’aumento delle imposte). Tuttavia, la curva IS’ va a intersecare la curva LM’ esattamente in corrispondenza con l’equilibrio precedente e quindi non varia il reddito. Che cosa accade al nuovo equilibrio A’? Il livello del reddito non è mutato, il tasso d’interesse è diminuito e quest’ultimo consente un aumento degli investimenti. 





c. Dato che le autorità governative hanno optato per una politica fiscale restrittiva, taglio della spesa pubblica, diminuisce l’ammontare della spesa pubblica e per lo stesso ammontare crescono gli investimenti.  L’altra opzione, dell’azione governativa, è di aumentare le imposte. Il reddito disponibile diminuisce e gli operatori economici riducono i loro consumi e per lo stesso ammontare, per controbilanciare, aumenta il volume degli investimenti, mentre la spesa pubblica rimane invariata.


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