Le basi del diritto in generale



Nella società contemporanea sono rilevanti i rapporti sociali che riguardano la sfera giuridica ed economica e progressivamente tendono ad aumentare. Il cittadino, per tutelare al meglio i propri interessi e per relazionarsi in modo corretto, con gli altri soggetti, necessita di specifiche conoscenze e competenze. A tal proposito, sembra interessante affrontare, in maniera sintetica, i concetti di base del diritto e dell'economia.
Si premette che lo studio del diritto prevede rigorosamente un linguaggio specifico come altre materie, ad esempio: le scienze. Infatti, in quest'ultima disciplina atomo e molecola hanno due significati differenti e lo stesso per il diritto non è possibile argomentare dicendo, parlamento al posto del governo, perché i due termini assumono aspetti e ruoli completamente diversi.  

Proviamo ad argomentare alcuni contenuti basilari del diritto in generale e poi, man mano, si deciderà quale ramo del diritto intraprendere.

Le prime domande che si possono porre, al primo impatto con la disciplina, sono: che cos'è il diritto? Qual è la sua funzione?
Alla prima domanda si può rispondere che il diritto è l'insieme delle regole giuridiche atte a regolare la vita dei consociati all'interno di una società. Per quanto concerne la seconda, si deve essere riconoscenti che, grazie alla funzione assolta dal diritto, la società può esistere, organizzarsi, funzionare e raggiungere un certo livello di pacifica convivenza e benessere.


Che cos’è il diritto in senso oggettivo?

Premesso che il termine diritto può assumere significati diversi e quindi variano le definizioni. tuttavia, in senso oggettivo, è l’insieme delle regole vigenti, dette norme giuridiche, stabilite dalle autorità dello Stato, di cui quest’ultimo impone il rispetto. L’inosservanza delle stesse determina delle sanzioni, allo scopo di garantire i rapporti pacifici tra i consociati.

Che cos’è il diritto soggettivo?
L'Ordinamento giuridico attribuisce un potere, al titolare di un diritto soggettivo, d'agire per tutelare un proprio interesse. Per esempio: il debitore non adempie un'obbligazione, il pagamento di una fattura commerciale, nei confronti del creditore. Quest'ultimo può rivolgersi dal giudice per realizzare il soddisfacimento del proprio interesse.

Ogni Paese si avvale di un proprio ordinamento giuridico. Quest'ultimo termine come può essere definito?

L’ordinamento giuridico può essere definito come un sistema complesso di norme giuridiche vigenti,
organizzato in maniera coerente e completo.

Posto che il diritto è un insieme di norme giuridiche vigenti. Che cos'è, dunque, una norma giuridica?

È una regola giuridica emanata da un’autorità dello Stato (Parlamento, Governo, Consiglio regionale…) che stabilisce un comportamento obbligatorio che deve o non deve essere tenuto. La sua violazione comporta conseguenze negative (sanzioni: punitive o riparatorie). È speciale e diversa di tutte le altre norme non giuridiche, perché la violazione è stabilita solo dal giudice in un processo. Precisando che, a Quest’ultimo, lo Stato attribuisce l’autorità di accertare se è stata effettivamente commessa l’infrazione. Egli è tenuto ad applicare la legge, in modo imparziale e formale, per comminare la sanzione al trasgressore.

Com'è composta una norma giuridica?

Ogni norma giuridica, generalmente, risulta composta di due parti:
  • la fattispecie che contiene un precetto, nel quale è sancito un comando che stabilisce quale comportamento, obbligatorio, deve o non deve essere tenuto (fare/obbligo - non fare/divieto);
  • la sanzione, deriva dall’inosservanza del precetto, è la conseguenza negativa che risulta contenuta nella norma giuridica e funge da deterrente per scoraggiare i consociati a violarla.
Tutte le norme giuridiche, vigenti, compongono il diritto. È possibile suddividerli in numerose categorie e formare le "partizioni" del diritto?

Sì.
Il diritto, come tutte le altre scienze, prevede diverse branche. La prima grande partizione, che è possibile effettuare, è tra diritto pubblico e diritto privato. Tuttavia, visto l'accentuarsi, in questi ultimi decenni, dello sviluppo economico che, quest'ultimo, non è immune dell'inquinamento e della distruzione delle risorse naturali. Si sta sviluppando un ramo particolare del diritto a tutela dell'ambiente e del territorio, il diritto dell'ambiente. Quest'ultimo è un recente ramo del diritto, non del tutto consolidato ed è in forte espansione. Inoltre, l'Italia è un membro dell'UE, di conseguenza si annovera, tra i rami del diritto, il diritto comunitario o dell'Unione europea.
Il diritto pubblico disciplina i rapporti tra i soggetti privati e lo Stato e lo possiamo declinare nei seguenti rami:
  • il diritto costituzionale mette in luce i diritti e i doveri fondamentali dei cittadini, stabilisce quali sono gli organi dello Stato, come risultano composti, quali sono le loro funzioni e i poteri attribuiti; 
  • il diritto amministrativo regola i rapporti tra la Pubblica amministrazione e i cittadini e determina il funzionamento e l'attività della PA: Stato, ministeri, enti pubblici territoriali e non ecc.; 
  • il diritto penale stabilisce tutti i comportamenti vietati, detti reati, di cui l'attività dello Stato è diretta a prevenire reprimere i comportamenti dei trasgressori, che costituiscono reati, attraverso le sanzioni (la reclusione, le multe e le contravvenzioni);
  • il diritto processuale civile/penale sancisce tutte le regole necessarie per lo svolgimento del processo civile/penale;
  • il diritto ecclesiastico disciplina i rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica;
  • il diritto internazionale pubblico: il nostro Paese, in riferimento all'art.11 della Costituzione, è libero di associarsi con altri Stati promovendo l'istituzione di una o più organizzazione internazionale per perseguire interessi comuni (pace, cooperazione, giustizia ecc.); le OI nascono tramite un Trattato istitutivo che può avere la denominazione di Convenzione, Carta, Patto Statuto; dopo la ratifica del parlamento, lo Stato italiano, in qualità di firmatario dell'atto costitutivo per qualsiasi OI, deve osservare i doveri e trarre i vantaggi dai diritti che ne derivano; 
  • il diritto dell'Unione europea o diritto comunitario: l'UE non è uno stato, è un ente sovrannazionale con potere normativo; l'Italia è una dei membri e deve osservare: i Trattati, le direttive e i regolamenti che sono in vigore. 
Il diritto privato, a differenza del diritto pubblico, è composto dall'insieme di norme che servono a regolare i rapporti che sorgono tra i soggetti privati, ad esempio: le modalità di adempimento dell'obbligazione che deve eseguire il debitore nei confronti del creditore. I principali rami del diritto privato sono: 

  • il diritto civile è il complesso di norme giuridiche che disciplinano i rapporti tra soggetti privati in riferimento a diversi istituti giuridici la famiglia, la proprietà, i contratti, il lavoro ecc.;
  • il diritto commerciale è costituito da un sistema di norme atto a riconoscere, tutelare e disciplinare i rapporti dell'imprenditore, dell'impresa, dell'azienda e delle società;
  • il diritto della navigazione: norme concernenti la navigazione delle acque e dei cieli.

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