L'offerta di moneta nell'Eurozona


La BCE di che cosa tiene conto nel stabilire l’ammontare di moneta legale che serve nell’Eurozona? 

"La quantità di moneta, necessaria nell’Area Euro, è stabilita dalla BCE in completa autonomia e in regime di monopolio. Tuttavia, quest’ultima, in base alle regole stabilite dal trattato UE, deve osservare un parametro di riferimento, che è il 2% dell’inflazione, dei Paesi UEM. Inoltre, ne tiene conto dell’andamento ciclico dell’economia dell’area euro e anche dei rapporti di cambio tra l'Euro e le altre valute estere. In questa maniera, può adottare una politica monetaria di tipo espansiva (inflazione sotto il 2%) e restrittiva (inflazione sopra il 2%). Gli obiettivi di politica monetaria della BCE sono: tenere sotto controllo l’inflazione, rendere il più possibile stabile il rapporto di cambio dell'Euro con le altre valute e intervenire per regolare il ciclo economico nelle sue fasi di recessione ed espansione per assicurare la crescita e contenere la disoccupazione". 

Quali sono i compiti di vigilanza della BCE?

"In regime di economia aperta la BCE deve vigilare per sostenere l’apprezzamento o il deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro e alle altre valute estere. In oltre, essa deve vigilare sull’intero sistema bancario dell’Eurozona per garantire il rispetto delle regole e monitorare lo stato di salute e il buon funzionamento del sistema monetario europeo. In linea generale queste sono le principali funzioni di vigilaza della BCE".

Quali sono i canali e le operazioni che permettono alla BCE di creare e immettere moneta legale nell’area euro?

"La BCE, eccetto i vincoli economici e il parametro del 2% dell’inflazione fissato dal Trattato UE, gode di totale autonomia e non ha alcun ostacolo tecnico per creare ulteriore moneta legale. Gli Stati dell’UEM non possono ingerire nel suo operato. 

Il primo canale (attraverso le banche) permette alla Banca centrale di creare e immettere moneta legale nell’Eurozona, le operazioni sono molteplici: tasso di sconto, risconto, anticipazione in conto corrente, anticipazione a scadenza fissa, stabilisce il livello di riserva obbligatoria dei depositi bancari, mette a disposizione linee di liquidità alle banche affinché quest’ultime le utilizzino per l’acquisto di titoli pubblici, in quest’ultimo caso è lo Stato a beneficiare della liquidità.

Il secondo canale consente alla BCE di acquistare direttamente i titoli del debito pubblico dei vari Stati, conservandoli nel proprio portafoglio e trasferendo liquidità a quest'ultimi (operazione di mercato aperto, oggi conosciuta con il famoso quantitative easing o QE)". 

Che cos’è e perché è importante il tasso di riferimento fissato dalla BCE

"Il tasso di riferimento è quel tasso di interesse di cui tutte le banche fanno riferimento e fissano i loro tassi di interesse attivi e passivi. Infatti, da tale scelte scaturiscono effetti importanti per l’intero sistema economico e coinvolgono l’intera Zona Euro. Si precisa che se da un latto la BCE riesce a stabilire un tasso di riferimento, dall’atro, invece, le è preclusa la possibilità di controllare la quantità di moneta che i vari operatori decidono di depositare presso le banche, altrettanto dicasi per la quantità di denaro che le banche sono disposte a impiegare prestandole agli operatori".

Cosa accade se, nel breve periodo, si verifica una riduzione del saggio degli interessi dovuto a un aumento dell’offerta di moneta da parte della BCE?

"Ciò Può portare verso un aumento degli investimenti da parte degli imprenditori. L’incremento degli investimenti comporta maggiore occupazione e, di conseguenza, un aumento del reddito nazionale. Tuttavia, può verificarsi il caso che i prezzi aumentano sopra la soglia del 2% e si mette in moto l’inflazione. L’unico modo per frenare la crescita del tasso inflattivo è ridurre l’offerta di moneta. Ma, ciò fa alzare il saggio degli interessi e scoraggia gli imprenditori a investire, di conseguenza gli investimenti si riducono e diminuisce l’occupazione e il reddito nazionale". 

In certi momenti la BCE si può trovare dinanzi a un dilemma: contenere i prezzi o combattere la disoccupazione. Quale strada deve seguire? 

"L’offerta di moneta da parte della BCE in certi momenti diviene complessa e si può trovare dinanzi a un dilemma e deve scegliere. Se i prezzi aumentano e vuole contenere tale aumento, deve ridurre l’offerta di moneta. In questa maniera, si contiene l’aumento dei prezzi. Tuttavia, il saggio d’interesse aumenta e gli investimenti si riducono causando aumento della disoccupazione e minor reddito.

Gli economisti, per tale dilemma, hanno visione contrapposte. I keynesiani, si battono per contenere la disoccupazione involontaria, mentre i Neoclassici lottano per tenere stabili i prezzi attraverso il controllo dell’offerta di moneta". 

Poniamo di voler rappresentare graficamente l’offerta di moneta, come sarà la retta?

"Come già chiarito, l’offerta di moneta legale spetta alla BCE ed è quindi un valore dato, perché non dipende da nulla, quindi la retta sarà verticale. Infatti, il grafico è il seguente:



La BCE in qualsiasi momento, in completa autonomia e nel rispetto dei vincoli del Trattato UE, può spostare a destra e a sinistra la retta verticale dell’offerta monetaria (esempio, una delle molteplici operazioni che può attuare è quella concernente l’operazione di mercato aperto: acquisto o vendita di titoli degli Stati membri, nel caso dell’acquisto la retta si sposta verso destra e aumenta il quantitativo di moneta nell’Area Euro, viceversa la vendita)". 

Come si raggiunge l’equilibrio nel mercato della moneta? 

"Dalla legge della domanda e dell’offerta si ha l’equilibrio, in ogni mercato, quando la domanda incrocia/interseca l’offerta. Nel mercato della moneta si raggiungerà l’equilibrio, quando il totale delle scorte liquide domandate è pari alla quantità offerta di moneta.

Infatti, sovrapponendo il grafico della domanda e dell’offerta di moneta, in un’unica rappresentazione grafica, si riesce a trovare il punto di equilibrio e chiarire, anche, il funzionamento del mercato della moneta, come dal seguente grafico:




Come entra la moneta legale nel sistema economico?

"Il primo canale, che mette a disposizione la moneta, è il sistema bancario: ogni impresa, e qualunque operatore economico, per dar luogo all’inizio e allo svolgimento della sua attività economica acquista moneta, presso quella banca dove riceve condizioni più vantaggiose in termini di garanzie e tasso d’interesse, per potersi finanziare; a loro volte le banche sono finanziate dalla banca di emissione o centrale che, quest'ultima, mette a disposizione una base monetaria…

Il secondo canale che può creare maggiore moneta, deriva dall’azione pubblica. Infatti, i pubblici poteri, quando approvano il bilancio, possono decidere di compiere una spesa pubblica in disavanzo, ovvero il gettito fiscale e l’emissione del debito pubblico (entrate pubbliche) risultano inferiori alla copertura dell’ammontare della spesa pubblica. Per quella parte che costituisce la differenza, rappresenta un’immissione netta di moneta. Tuttavia, con l’approvazione del “Fiscal Compact”, abbiamo messo in Costituzione (Legge 243 del 2012) l’obbligo del pareggio di bilancio in termini “strutturali”, questo canale sembra in parte compromesso.

Il terzo canale dipende dalla posizione dai conti con l’estero. Infatti, se i conti segnalano un attivo, si ha, per differenza, un incremento di moneta, al contrario si ha un’uscita di liquidità".

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