La moneta e la domanda di moneta


Nell’ambito del mercato qual è la differenza tra le merci e la moneta? 

“In premessa è opportuno far presente che in ogni mercato è negoziata una merce specifica (beni di consumo, beni di investimento e il lavoro) contro una quantità di moneta. Da quest’affermazione emerge che, a differenza delle altre singole merci negoziate, la moneta è presente in tutti i mercati, mentre ogni singola merce rimane confinata nel suo singolo mercato”. 

Cosa s’intende per moneta legale?

“Tralasciando l’evolversi dell’aspetto storico e giungendo alla moneta oggi a corso legale, nell’area dell’Euro zona e precisamente nel nostro Paese circolano: le banconote o carta moneta, stampate dalla Banca d’Italia, e le monete metalliche o divisionali coniate dall’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato. Tuttavia il quantitativo, nell’area euro, di circolazione di moneta legale è stabilito dalla BCE”. 

La moneta legale ha potere liberatorio. Ciò che significa?


“Il pagamento in moneta legale, per l’adempimento di qualsiasi obbligazione, non può essere rifiutato dal ricevente. Infatti, la moneta legale ha potere liberatorio per legge. Poniamo che il ricevente si rifiuta di ricevere il pagamento in moneta legale. Il proponente, per adempiere ed estinguere il rapporto obbligatorio, si rivolge presso un notaio, il giorno dell’adempimento dell’obbligazione, e rimette il pagamento tramite quest’ultimo e si libera dall’obbligazione. Un’altra importante considerazione è la certezza del suo potere d’acquisto, infatti, chiunque dispone di un quantitativo di moneta legale può concludere gli acquisti desiderati, quindi rappresenta la liquidità per tutti gli operatori economici”. 

Nel sistema economico, accanto alla moneta a corso legale circola la moneta fiduciaria. Quest’ultima qual è, come si può classificare e che ruolo assolve?

“Nel sistema economico, per espandere gli scambi commerciali e il credito, oltre la moneta legale, si utilizzano, man mano sempre di più, la moneta bancaria e la moneta commerciale, entrambe a corso fiduciario. 
Oggi la liquidità, degli operatori economici, è prevalentemente contenuta presso i conti correnti delle banche, anche se rimane ancora un certo livello di tesoreggiamento di moneta legale. Infatti, la moneta fiduciaria, ormai si è espansa notevolmente nel sistema dei pagamenti e addirittura quella cartacea (assegni bancari e circolari) sta cedendo il passo a quell’elettronica (bonifici bancari carte di credito…). La moneta commerciale (cambiale e pagherò sono quasi in disuso, per il costo delle spese di bollo) prevale l’uso dell’emissione delle ricevute bancarie 30-60-90-120 giorni”. 

Gli operatori economici, oltre la liquidità immediata detengono la liquidità differita. Quest’ultima in quali strumenti finanziari è contenuta?

“Gli operatori economici, accanto ai mezzi di pagamento sopracitati e alla liquidità immediata, detengono la liquidità differita investita nei titoli a reddito variabile e nei titoli a reddito fisso. Quest’ultimi sono emessi sia dallo Stato, sia da società quotate in borsa. All’occorrenza, senza attendere la scadenza pattuita, i titoli possono essere facilmente negoziati, nel mercato borsistico, convertendoli in moneta legale”. 

Che rapporto intercorre tra il Pil e la moneta?

“L'aspetto principale è distinguere il medio periodo dal breve periodo.

Nel medio periodo il livello di produzione tende al suo livello potenziale, quindi la moneta non ha alcun effetto sul mercato reale e il suo ruolo, all’interno del sistema economico, è quello di facilitare gli scambi e non influenza il Pil;

nel breve periodo l’analisi è totalmente diversa, rispetto a quella antecedente. Se siamo dinanzi a un reddito prodotto inferiore al reddito potenziale, la moneta può incidere sul mercato reale influenzando il Pil”.

Ogni operatore economico come destina il proprio patrimonio?

“Partiamo dal presupposto che ogni soggetto ha un certo patrimonio indicato con il simbolo P, per semplicità, poniamo che lo destina solo in due modi: una parte lo tiene sotto forma liquida e l’atra parte acquista titoli, quindi 

P = M+T

M indica la quantità di moneta domandata da tutti gli operatori economici, tuttavia in questo mercato della moneta è presente, dalla parte opposta, l’Offerta di moneta;

T indica il lato della domanda dei titoli, formulata da tutti gli operatori economici, mentre dall’altro lato sono presenti gli operatori che emettono titoli e anche da coloro che hanno titoli, è vogliono liberarsi formulano l’offerta titoli. Questo è il mercato finanziario". 

In che cosa consiste il vincolo del patrimonio?

“È opportuno precisare che esiste il vincolo del patrimonio, ovvero che la somma di M più T deve essere sempre uguale a P. facile comprendere che se il mercato della moneta è in equilibrio anche il mercato dei titoli (mercato finanziario) è in equilibrio”.

Come viene formulata la domanda dagli operatori economici?

“A questo punto bisogna capire la domanda di moneta come viene formulata da qualsiasi operatore economico e da che cosa dipende (le variabili). Si Precisa che un conto è la domanda di moneta e una cosa diversa è la domanda del mercato finanziario.

Per domanda di moneta s’intende la quantità di moneta che gli operatori economici stabiliscono di tenere in forma liquida”. 

Perché gli operatori economici detengono moneta legale?

"Ora, è fondamentale individuare le ragioni che inducono gli operatori economici a tenere una quantità di moneta in forma liquida e i motivi, secondo Keynes, sono tre:
  • il motivo delle transazioni (giornalmente si deve possedere una scorta di moneta liquida per fronteggiare le operazioni di compravendita); 
  • il motivo precauzionale (per affrontare le spese impreviste, si guasta la lavatrice, la macchina …);
  • il motivo speculativo (si trattiene moneta liquida perchè, a breve, è previsto un rialzo del tasso degli interessi e al verificarsi, di tale evento, si acquisteranno obbligazioni o si concluderanno altre operazioni finanziarie in borsa)". 
Quali sono le variabili che incidono sulla domanda di moneta formulata da ogni operatore economico?

"Stabiliti i motivi, si devono individuare le variabili che incidono sulla domanda di moneta che formula ogni operatore e questi sono:
  • il livello del reddito (quando il reddito aumenta, gli operatori economici aumentano la quantità domandata di denaro per compiere maggiori acquisti di beni e servizi); 
  • il saggio di interesse (in questo caso, a differenza del primo punto, la relazione tra domanda di moneta e il saggio degli interessi e inversamente proporzionale: aumenta il tasso d’interesse diminuisce la quantità di moneta domandata e viceversa). Sembra ovvio comprendere che gli operatori economici, quando le autorità monetarie aumentano il tasso d’interesse, sono disposti a ridurre parte della loro liquidità per acquistare più titoli, attratti dal guadagno degli interessi e viceversa, infatti man mano che i tassi di interesse scendono gli operatori preferiscono tenere maggiore liquidità".
Individuate le variabili che incidono sulla quantità domandata di moneta, quando si può dire che la quantità di moneta aumenta o viceversa?

"Si può asserire che: la domanda di moneta aumenta quando c’è un incremento del reddito e quando il saggio di interesse diminuisce".

Come possiamo rappresentare graficamente la funzione della domanda?


"Proviamo a rappresentare graficamente nel sistema degli assi cartesiani ponendo che, da quanto detto sopra, ci sono tre variabili che interagiscono tra loro (domanda di moneta, saggio di interesse e reddito) e diamo per assunto che il reddito non cambia. A questo punto analizziamo la relazione che intercorre tra saggio di interesse e domanda di moneta. Come possiamo vedere la retta della domanda assume una pendenza negativa ed è decrescente. Ogni volta che il saggio di interesse diminuisce aumenta la quantità domandata di moneta e viceversa. Invece, se cambia il reddito, poniamo che aumenta, l’intera retta della domanda trasla verso l’alto, viceversa il contrario".

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